Il 4 febbraio si celebra a Forlì (FC) la più antica festa cittadina in onore della Madonna del Fuoco, patrona della città.
Le origini della devozione alla Madonna del Fuoco
La devozione alla Madonna del Fuoco nasce la notte di mercoledì 4 febbraio 1428. L’immagine della Madonna era esposta in una scuola di Forlì, situata in via Leone Cobelli, all’interno della quale, durante l’inverno, veniva acceso un focolare per scaldare gli alunni. La sera del 4 febbraio 1428 da questo focolare si sviluppò un incendio che distrusse completamente la scuola; le fiamme continuarono ad ardere per alcuni giorni, fu quindi con un certo stupore che tra le macerie venne rinvenuta l’immagine della Madonna intatta.
Oggi al posto della scuola andata in fiamme sorge la chiesa del Miracolo della Madonna del Fuoco, protettrice della città di Forlì.
Ogni anno a Forlì, in memoria dell’evento miracoloso, nella notte tra il 4 e il 5 febbraio vengono esposti alle finestre dei lumini rossi, che ardono per tutta la notte.
Dalla più antica xilografia d’Italia alle nostre maioliche
L’immagine della Madonna del Fuoco misura 49 x 40 cm ed è realizzata su carta comune, incollata e inchiodata su una tavoletta di legno. Viene ritenuta la più antica xilografia su carta custodita in Italia.
La Vecchia Faenza realizza ceramiche raffiguranti la Madonna del Fuoco a rilievo, sono dipinte a mano nelle nostre nostre botteghe e possono essere affisse o inserite in nicchie anche all’esterno.