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Dall’1 gennaio 2024, dopo quasi quarant’anni, Laura Silvagni trasferisce la sua bottega da Corso Garibaldi a via Sant’Ippolito 23/A, nella storica sede di La Vecchia Faenza, dove proseguirà l’attività di ceramista specializzata in decori alla raffaellesca e a fiori fiamminghi.

La bottega “Laura Silvagni” ha aperto in Corso Garibaldi 12/A nel 1985, ma l’attività di ceramista a bottega Laura l’aveva avviata nel 1977, dopo alcuni anni da decoratrice… proprio a La Vecchia Faenza!

Non avevo neanche vent’anni quando ho iniziato a lavorare a La Vecchia Faenza: è qui che mi sono formata come ceramista, acquisendo quella consapevolezza che mi ha portata ad aprire la mia bottega. Dal ’77 ad oggi ho avuto diverse sedi, da via Della Valle fino all’ultima, in corso Garibaldi, nelle quali ho portato avanti la decorazione tradizionale della ceramica faentina con grande impegno e passione. Oggi rientrare in pianta stabile a La Vecchia Faenza è per me un definitivo ritorno a casa, la chiusura del cerchio aperto nel 1967 che nulla toglie al mio essere ceramista, ma semplifica la gestione di un’attività che di questi tempi ha bisogno di essere più snella – “smart” direbbero oggi – e votata a nuovi canali: una volta c’erano le fiere e le manifestazioni, oggi ci sono web e app.

Laura Silvagni

Laura è entrata presto nel “nuovo mondo digitale” con la curiosità e la passione che la contraddistinguono, aprendo il sito web nel 2009 e l’e-commerce nel 2011, tra i primi ceramisti a farlo. Nel digitale ci ha sempre visto un’opportunità, un modo per far vedere e conoscere la ceramica di Faenza in Italia e nel mondo. Ed è con questo desiderio che dal 1° gennaio 2024 proseguirà il suo lavoro di ceramista negli spazi de La Vecchia Faenza.

La Vecchia Faenza nasce nel 1967 per iniziativa di Gino Suzzi, che si appassiona a un mestiere che in quegli anni facevano in pochi: il ceramista!

Da allora ne sono passati di anni – ben 56! – e Gino mai avrebbe pensato di dover affrontare tante calamità che ne hanno condizionato il lavoro (Guerra del Golfo, crisi finanziarie, pandemie, ecc.), tra le ultime la guerra in Ucraina e perfino l’alluvione, che come ben sapete ha raggiunto anche la bottega.

Ma eccolo Gino, niente lo abbatte! Oggi come allora, estrae con orgoglio dal forno le ceramiche ancora calde.

Finalmente uno dei tre forni è stato riparato e, dopo tre lunghi mesi, stiamo ripartendo con la produzione!

Pennelli alla mano, riprendiamo da dove abbiamo lasciato. Con qualche difficoltà, perché man mano che il lavoro avanza ci accorgiamo che alcune cose ancora mancano, ma la soddisfazione di vedere i primi pezzi cotti è tanta!

Ci sembra significativo che le prime ceramiche decorate siano dei numeri civici, che produciamo da oltre 50 anni! Un pezzo semplice, ma concreto e indispensabile, quasi un simbolo della ripartenza dei cittadini e della città di Faenza.

Il weekend del 2 e 3 settembre ci troverai nelle piazze del centro storico di Faenza insieme ad altri 100 ceramisti provenienti da tutta Italia per “Made in Italy”, la mostra-mercato della ceramica italiana.

Passeggiare per le vie del centro cittadino sarà come viaggiare fra le diverse tradizioni ceramiche italiane, dove artigianato, arte e design si mescolano per dare vita a oggetti di vario genere, per la casa o da indossare.

Made in Italy sarà anche eventi: il calendario degli appuntamenti verrà comunicato a breve sul sito dalla manifestazione www.madeinitalyfaenza.it.

Con grande soddisfazione possiamo dire che abbiamo riaperto, la nuova esposizione ceramica è pronta ad accogliervi! Ci trovate come sempre in Via Sant’Ippolito 23/A, nella nostra storica sede di Faenza.

In questo lungo, lunghissimo mese, abbiamo pulito, smontato, rimontato, spostato… un lavoro incredibile, che è stato possibile solamente grazie all’aiuto di tutti gli amici, i collaboratori, i volontari, che non avremo mai ringraziato abbastanza!

Il nostro primo obbiettivo di ripartenza è quasi ultimato: riallestire l’esposizione, per avere almeno un luogo accogliente e colorato, che ci darà la spinta giusta per procedere man mano al ripristino della produzione.

Le cose da fare sono ancora tantissime, ma questo primo traguardo ci dà coraggio.

Un grazie infinito a tutti da Elisa, Laura e Gino.